Laboratorio Propedeutico di Recitazione

Il laboratorio propedeutico di recitazione utilizza il teatro come sintesi di diverse discipline nell’ambito dell’educazione alle arti espressive. Ha l’obiettivo di affiancare il lavoro pedagogico svolto dalle insegnanti con l’obbiettivo di sostenere i bambini in pre-adolescenza nel loro processo formativo e di accrescerne gli strumenti di consapevolezza e creatività in accordo con il percorso educativo scolastico.

I ragazzi vengono guidati all’espressione creativa propria del linguaggio teatrale attraverso giochi, esercizi fisici e vocali e drammatizzazioni, sviluppando nel tempo il materiale che i bambini stessi producono durante il laboratorio. La priorità è dare spazio ad ognuno valorizzando le diverse personalità considerando il teatro e la pedagogia dell’arte un terreno fertile nel quale la vita spossa esprimersi in modo diretto e autentico.

I bambini hanno una possibilità in più per raccontare le proprie storie, comunicare le proprie idee, sviluppare la propria

personalità, in modo da contribuire alla creazione di relazioni di reciproco sostegno dove l’interazione tra personalità differenti produca una piacevole e attiva convivenza all’interno del gruppo.

In Teatro nessuno è solo. Il Teatro è il luogo dove non esiste la solitudine. Dove lo spettacolo non può arrivare a vivere senza la totale cooperazione di tutti. Pertanto, siamo convinti che la Teatropedia, cioè la pedagogia teatrale, è sicuramente uno dei mezzi essenziali per aiutare gli adolescenti ad incanalare le proprie energie e sensibilità, ad affinare le capacità creative in un clima di fiducia e di ascolto, a stimolare l’apprendimento e ad alimentare il gusto estetico e artistico.

Il laboratorio consente agli allievi di frequentare una scuola di teatro senza dover per forza diventare attori. I benefici che si traggono dalla frequentazione del Laboratorio Teatrale così inteso sono evidenti e attraversano ogni sfera della vita quotidiana.

Finalità

L’espressione teatrale, attraverso i giochi di ruolo, le improvvisazioni e le simulazioni e tramite l’uso creativo del corpo e della voce, è il filo conduttore per elaborare e sviluppare importanti tematiche didattico-espressive.

I ragazzi, muovendosi nello spazio scenico e interagendo tra di loro, migliorano la coordinazione e l’orientamento spazio-temporale.

La realizzazione di dialoghi e di scene mira a:

- stimolare l’immaginazione;

- superare inibizioni e paure, favorendo la fiducia in se stessi;

- incoraggiare l’espressione individuale all’interno del gruppo.

La didattica e

il Metodo Carpa ©

L’idea di teatro non si riferisce solamente al momento finale della rappresentazione, quanto soprattutto all’iter dei processi delle forme rappresentative della realtà in cui ogni individuo è responsabile nella produzione del processo creativo.

Il Metodo Carpa, ideato dal direttore artistico Giovanni Carpanzano, è un metodo provato scientificamente, basato sulle neuroscienze e, soprattutto, replicabile, cioè, funziona su tutti. Si basa su tre macro fasi: le azioni fisiche, i gesti psicologici e la conoscenza. Queste fasi sono complementari per l’identificazione con il personaggio da rappresentare attraverso un processo di osmosi.

Struttura del Laboratorio

Il Laboratorio prevede due classi:

- Bambini dai 6 ai 9 anni (scuole elementari)

- Ragazzi dai 10 ai 13 anni (scuole medie).

L’iter del laboratorio porterà all’allestimento finale di uno spettacolo.

I primi mesi, avranno lo scopo laboratoriale di conoscenza e di sperimentazione attraverso training fisici e vocali per la scoperta del ritmo e del respiro attraverso la dinamica del gioco e dell’improvvisazione.

Gioco, talento, libertà espressiva, messainscena e attività di gruppo sono le parole chiave.

Attraverso giochi ed esercizi pratici dedicati alla sperimentazione dei sensi, del ritmo, del respiro e della comunicazione non verbale, para verbale e verbale si stimolerà la creatività negli allievi che acquisiranno una migliore conoscenza di sé e una efficace capacità comunicativa con le tecniche basilari teatrali, il tutto in un ambiente di lavoro in cui i ragazzi si sentiranno coinvolti e disponibili a mettersi in gioco.

Nella seconda parte del laboratorio verrà attivato un percorso che andrà a stimolare nei partecipanti la ricerca e l’espressione delle proprie emozioni per raccontarsi tramite voce e suoni, corpo e azione. Successivamente i ragazzi si confronteranno con quello che è veramente il lavoro dell’attore, impegnandosi nella messa in scena di un testo che sfocerà in un saggio finale in uno spazio teatrale vero e proprio con uno spettacolo conclusivo.

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